mercoledì 18 agosto 2010

NOBILE SPARTANO

Gli Spartiati si dedicavano esclusivamente, fin dai sette anni, agli esercizi militari, compiuti in un regime di vita comunitario; a diciannove anni erano ammessi nell'esercito, divenendo opliti e a trenta potevano costituirsi una famiglia, continuando l'addestramento militare fino a sessant'anni. In questo modo riuscirono a costituire un esercito professionale, il più forte e disciplinato di tutta la Grecia, fino alla perdita della Messenia, il lavoro dei cui schiavi aveva reso possibile a ogni Spartano un regime di addestramento a tempo pieno.


Il caratteristico sistema educativo a cui obbligatoriamente veniva sottoposto ogni giovane spartiate era detto agoghé (ἀγωγή). A sette anni lasciava la famiglia e veniva inserito in un gruppo di coetanei guidati da un ragazzo più grande, imparando danza e musica e, «solo perché non se ne poteva fare a meno» [14] a leggere e a scrivere; ma lo scopo preminente era quello di indurire il carattere e addestrarlo all'arte della guerra.
Verso i vent'anni entrava a far parte degli ireni (εἴρηνες eirenes), soldati che continuavano il proprio addestramento istruendo a loro volta un gruppo di più giovani spartiati. Poteva allora anche essere impiegato nella annuale caccia agli iloti (κρυπτεία krypteía): confinato in località periferiche, con mezzi limitati, armato di un pugnale e nascosto di giorno poteva derubare e uccidere legalmente gli iloti in cui si fosse imbattuto, in modo da sperimentare l'efficienza della propria formazione militare. Questa usanza è considerata da alcuni studiosi complementare alla formazione del cittadino spartano, orientata verso il sistema oplitico, e retaggio di una possibile tradizione precedente il nuovo ordinamento militare [15].
A trent'anni lo spartiate acquisiva il diritto di voto nell'assemblea (apella) e poteva sposarsi; non è chiaro se fosse ammesso ai sissizi (συσσίτια) della propria fratria a venti o a trent'anni. Il regime di vita, fondato su addestramento militare e banchetti comunitari - la specialità dei quali era il brodo nero [16] - rimaneva semplice e rustico per tutta la sua vita, spartano, appunto.


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